DigiLab, il premio al gruppo di Tersan

Sei gruppi di giovani talenti universitari e ricercatori in gara per la migliore idea di business. È il senso dell’iniziativa DigiLab, il progetto che ha visto Tersan come partner e che è nato per esplorare le diverse possibilità e opportunità di business nel settore imprenditoriale.

Nato all’interno del Politecnico di Bari su impulso di Claudio Garavelli, professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale del Politecnico, e Antonio Messeni Petruzzelli, ricercatore nello stesso indirizzo, attraverso la contaminazione di competenze di giovani ed esperti provenienti da vari contesti, il progetto parte dall’idea di arricchire la tradizionale formazione universitaria con metodi di interazione attiva con il modo delle imprese.

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Quattro aziende partner del progetto, Pezzol-Farmalabor, Ariete, Auriga e Tersan Puglia e diversi gruppi di lavoro impegnati.

La proclamazione del vincitore ha concluso uno stimolante incontro con l’Italian Clab Network, la rete nazionale dei Contamination Lab esistenti e quelli futuri che operano e si riconoscono nella sfida complessiva di dare un contributo alla creazione di un ecosistema imprenditoriale, di creare riflessione e nuovo know-how in materia di diffusione della cultura di impresa e della creazione di impresa nei contesti universitari.

Prima della presentazione dei progetti, i rappresentanti delle aziende di sono confrontati in una tavola rotonda su “Imprenditorialità e Open Innovation”, focalizzata sulle potenzialità del Contamination Lab e sui possibili sviluppi futuri dei progetti. Per Tersan Puglia è intervenuto il responsabile dei Sistemi Informativi, Alessandro Bozzo, che sin dall’inizio ha partecipato al processo di creazione di idee scaturito da questo felice innesto contaminativo.
Considerato l’elevato interesse dei giovani talenti l’attività di Tersan Puglia, con l’azienda hanno lavorato due gruppi. Ed è stato proprio ad uno di questi a vincere il premio per la migliore idea di impresa, con il progetto di un biostimolante agricolo ricavato dall’utilizzo di un sottoprodotto Tersan (scarti e acque reflue) al quale è stato dato l’evocativo nome di “Plantastic”.

La giuria che ha valutato i sei progetti è stata composta da altri quattro giovani di eccellenza: Massimo Michetti di Marshmallow Games, Mario Aprile (presidente Giovani Imprenditori Confindustria Bari), Maurizio Alfieri di Edilportale e Davide Neve (Aulab).

L’altro gruppo che ha lavorato in Tersan si è concentrato su un aspetto dell’agricoltura 4.0, ipotizzando la creazione di una rete di sensori e di un’app per rilevare alcune caratteristiche del suolo e ambientali utili alle imprese agricole per stabilire in modo proattivo il piano di trattamenti da adottare. Un nuovo motivo di soddisfazione per Tersan Puglia, della quale studenti e tutor hanno appezzato capacità innovativa, disponibilità e positività relazionali

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