
La buona notizia è che è in aumento la raccolta differenziata dei rifiuti organici, così come il numero di impianti per il riciclo tramite compostaggio.Il sistema impiantistico di compostaggio e di gestione anaerobica, infatti, ha raggiunto una capacità potenziale di trattamento di 8.700.000 tonnellate.
La brutta notizia, invece, è che resta accentuato l’annoso divario tra Nord e Sud del Paese.
Ad affermarlo è stato un articolo apparso su RiciclaNews di qualche giorno fa, che ha sottolineato che di contro ad un Nord all’avanguardia, si presenta un Sud in ritardo, sia sul fronte della raccolta quanto su quello del riciclo.
I dati vengono dall’ultimo Rapporto Ispra sui rifiuti urbani, messi in evidenza dal CIC, Consorzio Italiano Compostatori nel corso del convegno “Dalla terra alla Terra. Il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita”.
L’evento, organizzato ad Assisi il 4 e il 5 dicembre scorsi, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, ha mostrato che sono 7,1 milioni le tonnellate di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata raccolti in Italia nel 2016, più di un milione di tonnellate rispetto all’anno precedente.
L’umido trattato in Italia continua a crescere e sono 528 mila tonnellate in più (ovvero il 15% in più) rispetto al 2015, ma il dato più elevato è quello del Nord (128.6 kg/ab) con in prima fila la regione Lombardia, seguito dal Centro (111.2 kg/ab).
Il Sud, invece, resta il fanalino di coda, pur registrando un modesto aumento con 77.3 kg/ab rispetto ai precedenti 70.2 kg/ab.
Sul fronte del trattamento dei rifiuti, crescono gli impianti di trasformazione del rifiuto organico in compost: si è passati da 308 a 326, con un ottimista +6%.
Ma se da un lato aumenta il numero degli impianti, non è omogenea la loro distribuzione in Italia.
Il 65% si trova al Nord, il 14% al Centro e il 21% tra Sud e Isole.