
Nord e Sud agli antipodi: è un Paese diviso a metà per quello che riguarda la raccolta differenziata. E i dati sono abbastanza allarmanti: il Nord con una media del 64% e il Sud, che non raggiunge nemmeno la media del 38%.
La fotografia è stata scattata dal Green Book 2018, realizzato per Utilitalia dalla Fondazione Utilitatis in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti.
Uno squilibrio degli impianti, che vede concentrarsi soprattutto al Nord quelli di recupero energetico, dove viene trattato il 69% del rifiuto urbano residuo, a fronte del 12% del Centro e del 19% al Sud.
Altro dato significativo è quello del 62% del rifiuto urbano smaltito in discarica al Sud, che la dice lunga sulla strada da compiere a livello di “educazione alla differenziata” in questa parte del Paese.
L’immagine che deriva da Green Book 2018 vede la seguente situazione:
- impianti di trattamento integrato aerobico e anaerobico concentrati al Nord dove viene gestito il 98% della frazione organica da raccolta differenziata;
- impianti di compostaggio presenti in prevalenza al Sud con il 49% dei rifiuti trattati in impianti a partecipazione pubblica e il 51% privati;
- impianti di trattamento meccanico biologico più diffusi al Sud.
- prevalenza di aziende a partecipazione pubblica al Centro-Nord e una presenza residuale al Sud (al 33%).
I dati diventano ancor più rilevanti per quel che concerne la spesa media per famiglia, che è ovviamente più elevata dove il servizio è peggiore.
Se per il 2017 al Nord la spesa è stata di 271 euro, al Centro e al Sud è stata invece rispettivamente di 353 e 363.